Daniele Gatti torna a Santa Cecilia nel mese di maggio proponendo alcune pagine musicali del repertorio tardo-romantico tedesco e austriaco. L’appuntamento è per giovedì 15 maggio alle 19:30 (con repliche venerdì 16 maggio alle 20:30 e sabato 17 maggio alle 18:00) nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, dove Gatti, di recente nominato nuovo Direttore Principale della Sächsische Staatskapelle Dresden, dirigerà l’Orchestra e il Coro dell’Accademia nel Canto delle Parche e nel Canto del Destino di Brahms, due intense pagine corali in cui il compositore riflette sul senso della vita. Entrambi i Canti sono intonazioni di testi autorevoli, che hanno conquistato Brahms al punto di desiderare di metterli in musica: il Canto del Destino è, infatti, su testo del poeta tedesco Friedrich Hölderlin, mentre il Canto delle Parche è tratto dalla nota tragedia classica Ifigenia in Tauride nella riscrittura di Goethe. A seguire, il senso di attesa e sospensione della Nona Sinfonia (nonché ultima) del compositore austriaco Anton Bruckner, da lui dedicata “all’amato Dio” (in tedesco dem lieben Gott). L’ultimo dei quattro movimenti della Sinfonia è rimasto incompiuto a causa della morte del compositore, sopraggiunta l’11 ottobre del 1896. Anche la Sinfonia di Bruckner non è estranea a meditazioni attorno all’esistenza, delineando all’interno del programma di Gatti un fil rouge ben preciso: un percorso di riflessione attorno all’individuo.