“L’arte della gioia”, la miniserie in sei episodi diretta da Valeria Golino e Nicolangelo Gelormini, conquista ben tre statuette ai David di Donatello 2025. Presentata con quattordici nomination, la serie è stata premiata per la Miglior Sceneggiatura non originale, per la Migliore Attrice protagonista (Tecla Insolia) e per la Migliore Attrice non protagonista (Valeria Bruni Tedeschi). “L’arte della gioia” è ispirata all’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza, un racconto potente, vitale e drammatico di una giovane donna nata in Sicilia nel 1900 da una famiglia povera, che ha preteso la libertà di poter essere ciò che la sua condizione e la società non le avrebbero permesso di essere. Una battaglia, quella per la propria affermazione personale, che è uno scontro contro i pregiudizi e la morale. Tecla Insolia veste i panni della protagonista, Modesta, mentre Valeria Bruni Tedeschi è la capricciosa e altera Principessa Gaia Brandiforti che accompagna Modesta in una nuova fase della sua vita. La serie è uno dei titoli più in vista di questa stagione cinematografica e televisiva, e ai David ha gareggiato insieme ai lungometraggi in virtù del suo passaggio in sala in due parti tra maggio e giugno 2024. Il grande pubblico ha potuto apprezzarla successivamente anche su Sky che l’ha trasmessa in esclusiva dallo scorso febbraio e dove è ora disponibile anche in streaming (su Now). Con “L’arte della gioia” Valeria Golino conferma il suo talento come regista, portando sullo schermo una storia potente e visivamente affascinante che ha conquistato pubblico e critica.