Una cucina silenziosa. Una fermata dell’autobus. Una stanza in penombra. E’ dedicata alla bellezza della quotidianità e alla meraviglia di un tempo dilatato fatto di attimi “sospesi”, la mostra “Luoghi comuni” che il pittore Mario Auad propone a Roma. Dal 16 al 25 maggio, l’Experimental Meeting Point di Testaccio ospita la personale dell’artista peruviano che indaga ambienti e paesaggi che diventano condizione spirituale. I luoghi comuni sono quelli che attraversiamo ogni giorno, spesso senza accorgercene: spazi abitati dalla ripetizione e dalla quieta familiarità, dove si compiono gesti minimi, condivisi, a volte invisibili, ma proprio in ciò che è comune può celarsi una forma di poesia profonda. La mostra sceglie di fermarsi sulle scene che spesso trascuriamo, di contemplare ciò che crediamo di conoscere. Le immagini non raccontano l’eccezionale, ma invitano a vedere — e forse a sentire — il senso nascosto nell’ordinario. In un tempo che tende a celebrare l’inedito e il sensazionale, “Luoghi comuni” propone una forma di attenzione silenziosa. Una pittura che osserva e restituisce al quotidiano la sua densità e al comune la sua dignità. Mario Auad, completato il ciclo di studio alla Scuola Nazionale di Belle Arti del Perù, con specializzazione in pittura, si laurea in Arte presso la Facoltà di Lettere e Scienze Umanistiche dell’Universidad Mayor de San Marcos. I suoi soggetti pittorici vanno dall’en plein air a immagini della memoria personale e collettiva della cultura pop. Attualmente vive a Roma, dove continua a cercare nuovi scenari, lasciandosi guidare dalla pittura. Orario di apertura:10.00 – 14.00; 17.00 – 20.00. Ingresso libero, infoline: 338 4874673.