Grande partecipazione alla manifestazione contro la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Circa 3.000 persone hanno marciato pacificamente attraverso il parco archeologico di Vulci, dimostrando la loro decisa opposizione al controverso progetto. La proposta di realizzare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi nella provincia di Viterbo prevede l’individuazione di 21 siti potenzialmente idonei nella Tuscia, concentrando in questa area un’ipotesi che solleva fortissime preoccupazioni sotto il profilo ambientale, sanitario ed economico. Il lungo corteo ha attraversato l’antico paesaggio etrusco esprimendo timori per il futuro della terra della Tuscia, il suo patrimonio agricolo e il potenziale impatto sulla salute e il benessere delle generazioni future. Al corteo, organizzato da Tuscia in Movimento, hanno partecipato anche tanti rappresentanti delle istituzioni. ”Se pensavano di trovare una provincia numericamente poco pesante e suddita, hanno fatto male i conti. Non è possibile continuare a subire queste ingiustizie inermi: rifiuti, impianti di fotovoltaico ed eolico a perdita d’occhio, e ora il rischio del deposito nazionale di scorie nucleari”, ha commentato la sindaca di Viterbo Chiara Frontini. Presenti alla marcia anche gli altri sindaci dei paesi interessati, il presidente della Provincia Alessandro Romoli e il vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, Enrico Panunzi. Anche il sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti ha espresso il suo dissenso: “La Tuscia, con la sua storia millenaria, la sua vocazione agricola, turistica e culturale, è un patrimonio da tutelare e difendere. Non possiamo permettere che decisioni calate dall’alto mettano a rischio le peculiarità agricole, turistiche e culturali, che da sempre contraddistinguono la provincia di Viterbo. Insieme a tutta l’amministrazione comunale continuerò a portare avanti questa battaglia al fianco delle nostre comunità ”. Gli organizzatori della manifestazioni hanno annunciato che ulteriori marce sono previste, tra cui un evento programmato per l’11 maggio 2025 a Corchiano, a testimonianza della volontà di proseguire la battaglia finché il progetto non sarà definitivamente ritirato.