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Home Scienza e tecnologia

Alla Sapienza il laboratorio Arc-Etcryo per l’Einstein Telescope

di Francesca De Leonardis
21 Aprile 2025
in Scienza e tecnologia
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Alla Sapienza il laboratorio Arc-Etcryo per l’Einstein Telescope

Inaugurato alla Sapienza Università di Roma il nuovo laboratorio di fisica sperimentale Arc-Etcryo, dedicato allo sviluppo di tecnologie innovative per il futuro osservatorio di onde gravitazionali Einstein Telescope (ET). Il laboratorio, che si trova all’interno del campus della Sapienza nell’Edificio Segrè, ospiterà un criostato dedicato allo sviluppo di sospensioni a bassa dissipazione meccanica che permettano il raffreddamento degli specchi di Einstein Telescope., in modo da aumentarne la sensibilità. La realizzazione del laboratorio rientra nel progetto Etic, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito della Missione 4 del Pnrr, di cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è capofila. “Il nuovo laboratorio Arc-Etcryo nasce dalla storica e forte collaborazione tra Infn e il dipartimento di fisica della Sapienza e rappresenta uno degli investimenti italiani principali per la realizzazione delle nuove tecnologie per Einstein Telescope”, spiega Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn. Arc-Etcryo fa parte di una rete di laboratori in tutto il territorio nazionale, finanziati con fondi Pnrr del Mur, per la realizzazione di tecnologie innovative per ET, che permetteranno di rafforzare il ruolo italiano in ET e promuovere future collaborazioni sinergiche con i partner europei. “Il nuovo laboratorio – sottolinea il responsabile Ettore Majorana, professore della Sapienza e ricercatore associato all’Infn – ospiterà un criostato dedicato allo sviluppo di sospensioni a bassa dissipazione meccanica che permettano il raffreddamento degli specchi di Einstein Telescope. Sfruttando al massimo la logistica a disposizione, potremo caratterizzare un sistema di dimensioni vicine (pari al 75%) a quelle previste per ET. L’impiego di soluzioni tecnologiche criogeniche permetterà a ET di essere estremamente sensibile nelle basse frequenze, un intervallo di energie di grande interesse per le osservazioni astrofisiche e cosmologiche”.

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