Le nomination per gli Oscar 2025 hanno premiato film radicati nella politica progressista: Emilia Pérez, il musical di Jacques Audiard per Netflix che esplora l’identità trans ha raccolto 13 candidature (un record per un film non in inglese) tra cui la 52enne Karla Sofia Gascon, prima donna apertamente trans nominata agli Oscar come migliore attrice. Dieci le candidature di The Brutalist (A24), il cui regista Brady Corbet ha vinto il Leone d’argento a Venezia con uno studio di tre ore sul trauma degli immigrati e l’antisemitismo, e dieci – una a testa a Cynthia Erivo e Ariana Grande – quelle di Wicked: un blockbuster ai botteghini, il musical ispirato al Mago di Oz contiene un messaggio sui pericoli dell’autoritarismo e il potere della resistenza. Alla luce del ritorno di Trump alla Casa Bianca l’Academy ha reso omaggio anche The Apprentice, il film sul giovane Trump che, dopo il debutto a Cannes, tanta fatica ha fatto a trovare un distributore negli Usa per le minacce degli avvocati del neo-presidente: sono in corsa Sebastian Stan nella parte del tycoon e Jeremy Strong in quella del legale Roy Cohn. Si conferma inoltre il ruolo di Venezia come trampolino per gli Oscar: nella rosa delle candidature sei film erano stati stati presentati al Lido con 17 nomination complessive. Dieci produzioni sono in corsa per il miglior film: Anora, The Brutalist, A Complete Unknown, Conclave, Dune: Part Two, Emilia Pérez, I’m Still Here – Io Sono Ancora Qui, Nickel Boys, The Substance e Wicked. Due di questi – Emilia Perez e Wicked – sono musical e un terzo, il biopic di Bob Dylan A Complete Unknown, ha una forte componente musicale. Emilia Perez (portato dalla Francia) e I’m Still Here (Brasile) sono candidati anche al miglior film straniero, quest’ultimo con Fernanda Torres, anche in corsa come miglior attrice protagonista dopo esser stata premiata ai Golden Globes. Una sorpresa è arrivata con la regia: doveva essere una cinquina solo maschile, e invece con Audiard, Sean Baker (Anora), Brady Corbet (The Brutalist) e James Mangold (A Complete Unknown) ha sfondato Coralie Fargeat di The Substance, un film che ha segnato il ritorno di Demi Moore, a sua volta in cinquina tra le migliori attrici: le altre sono la Gascon, la Torres, la Erivo e Mikey Madison di Anora. Nessuna sorpresa per i cinque migliori attori: oltre a Stan, Adrien Brody (The Brutalist), Timothée Chalamet (A Complete Unknown), Colman Domingo (Sing Sing) e Ralph Fiennes (Conclave). Isabella Rossellini ha dedicato la sua prima candidatura agli Oscar ai genitori, Ingrid Bergman e Roberto Rossellini (“Vorrei che fossero qui”) e all’ex compagno David Lynch scomparso qualche giorno fa. Le sue rivali il 2 marzo saranno Monica Barbaro, la Joan Baez di A Complete Unknown, Ariana Grande, Felicity Jones di The Brutalist e Zoe Saldana di Emilia Perez, mentre tra i migliori comprimari corrono i reduci di Succession Kieran Culkin (A Real Pain) e Jeremy Strong, e poi Yura Borisov (Anora), Edward Norton (A Complete Unknown) e Guy Pearce (The Brutalist). Isabella Rossellini è candidata agli Oscar come migliore attrice non protagonista per il ruolo di Suor Agnes in Conclave di Edward Berger. E’ la prima candidatura agli Oscar per la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Isabella Rossellini dovrà vedersela con Monica Barbaro (Joan Baez in A Complete Unknown), Ariana Grande (Wicked), Felicity Jones (The Brutalist) e Zoe Saldana (Emilia Perez). “Onorata” per la candidatura, Isabella Rossellini ha dedicato ai genitori la sua prima nomination: “Quando ero giovane, venivo sempre identificata come la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Ora che sono più grande, questo accade meno frequentemente; e mi manca, soprattutto oggi. Vorrei che i miei genitori fossero vivi per celebrare con me questo grande onore”. Isabella ha reso omaggio anche a David Lynch, il regista di Blue Velvet scomparso qualche giorno fa e a cui e’ stata legata in un grande amore e importanti collaborazioni professionali: “Oggi, con questa gioia, la mia mente non può fare a meno di vagare oltre, verso David. La nostra collaborazione è stata fondamentale per la mia comprensione dell’arte della recitazione”. La Rossellini ha detto che il suo passato, “tutto ciò che ho dentro di me, ho portato nella mia interpretazione di Suor Agnes nel film Conclave, lavorando sotto la direzione chiara e incisiva di Edward Berger, con il suo incredibile cast e troupe, in particolare l’incomparabile Ralph Fiennes”.