È stato presentato in Campidoglio alla presenza del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e di monsignor Rino Fisichella, responsabile del Vaticano per il Giubileo, il volume “Roma 2025 — Il Giubileo”, il libro che La Repubblica dedica al prossimo Anno Santo. Il volume, a cura di Ottavio Ragone, Conchita Sannino e Francesca Giuliani, si apre con il testo della bolla di indizione del Giubileo scritta dal Papa e con la lettera del 2022 con cui Francesco aveva spiegato l’importanza spirituale del Giubileo. Seguono poi un intervento del Sindaco e capitoli dedicati agli interventi in corso, alla macchina dell’accoglienza, al calendario degli eventi per il 2025. “Stiamo lavorando per rendere Roma attrezzata all’accoglienza, per rendere il Giubileo un momento importante e fare in modo che questo sviluppo sia in armonia con il tema giubilare, la speranza del Vangelo, ma anche quelli dei grandi temi del nostro tempo: la fraternità, la pace, la cura del creato – ha detto il Sindaco nel suo intervento – Ci sono tanti interventi di inclusione, nelle periferie per non dare l’idea di un Giubileo solo del centro storico. C’è il progetto dell’integrazione sociale dei detenuti al fine di portare speranza in sintonia con lo straordinario messaggio di Papa Francesco”. Poi sui lavori e sui cantieri in corso il Sindaco ha aggiunto: “A dicembre inaugureremo il primo parco d’affaccio sul Tevere, da gennaio tutti gli altri. Il calendario delle inaugurazioni è fitto. Abbiamo aperto delle fontane molto belle, con colori che non avevo mai visto prima. Adesso riapriremo la centrale di Navona, poi quelle di piazza Farnese con l’inaugurazione congiunta di Palazzo Farnese, insieme all’ambasciata francese, poi la Fontana di Trevi. E ancora interventi diffusi di marciapiedi, strade, la ristrutturazione delle fermate della metro, i nuovi autobus, il wi-fi gratuito 5G e l’app Julia che è ancora in lavorazione e sarà rilasciata a breve”. “Il Giubileo non vuole essere solo un bel discorso sulla speranza – ha dichiarato monsignor Rino Fisichella – ma vuole sensibilizzare per creare segni di speranza per tutti coloro che ne hanno bisogno. Il Papa nella bolla ha scritto che la speranza non è solo annuncio o attesa, ecco perché è intervenuto toccando con mano una delle grandi problematiche di Roma, quella della casa, chiedendo anche alle autorità ecclesiali di non chiudere gli occhi davanti alle necessità ma di essere segni concreti di speranza”. “Questo Giubileo non solo è caratterizzato per le nuove opere ma anche per opere che sono state scoperte. Sono state fatte due scoperte di ordine mondiale. I lavori del Giubileo hanno consentito che si scoprissero due realtà conosciute solo sui libri: a piazza San Giovanni casualmente si è scoperto il Patriarchio dove viveva Bonifacio VIII e dove speriamo un giorno di rimettere in luce quello che abbiamo trovato, e a piazza Pia il portico di Caligola” ha concluso il responsabile del Vaticano per il Giubileo.