Si chiama “Territory” è la nuova serie visibile su Netflix. Sei episodi in stile neo-western per raccontare un family drama ambientato nel cuore dell’outback australiano, precisamente nella Marianne Station, un tipico ranch di allevamento di bestiame. La trama segue le complesse vicende della ricca famiglia Lawson, che, dopo la morte del patriarca, si trova a dover affrontare conflitti interni per la successione, mentre deve fronteggiare rivali allevatori, gangster del deserto e potenti miliardari del settore minerario. “Territory” offre anche uno sguardo sui paesaggi selvaggi del Northern Territory, tra cui il Top End, i parchi nazionali di Kakadu e Litchfield, e la capitale Darwin. Altri scenari includono le Adelaide Hills e la città di Adelaide, nel South Australia. Negli ultimi anni, il fenomeno del “set jetting” – la tendenza dei viaggiatori a visitare luoghi visti in film o serie TV – ha visto una crescita esponenziale e “Territory” potrebbe ispirare numerosi spettatori a scoprire i paesaggi dell’Australia, dai deserti rossi alle spiagge sabbiose, fino agli affascinanti scenari urbani. Greg McLean, regista australiano di “Territory”, porta con sé una vasta esperienza nelle riprese nel Top End. Il suo debutto con Wolf Creek, seguito da sequel e due stagioni della serie TV, lo ha proiettato sulla scena internazionale. Grazie alla sua esperienza, McLean conosce a fondo le sfide e le opportunità offerte dall’outback australiano. Sebbene Marianne Station sia un nome inventato, oltre 200 membri del cast e della troupe hanno vissuto per quattro settimane a Tipperary Station, un ranch di bestiame situata a circa 194 km da Darwin. Tipperary comprende tre station su una superficie di circa 386.000 ettari (954.000 acri), e molte delle sue strutture sono state utilizzate nelle riprese. Le scene girate su terre aborigene sono state realizzate in consultazione con i Traditional Owners e con l’approvazione dei parchi nazionali vicini. Per le scene di apertura e chiusura della serie, la troupe ha consultato ampiamente i Traditional Owners del Parco Nazionale di Kakadu, inclusi la comunità Nadji, il Clan Buntji di Hawk Dreaming e la Djabulukga Association, con il sostegno del Parco Nazionale di Kakadu. Gli spettatori vedranno il caratteristico paesaggio del parco di Kakadu fatto di scarpate, grotte, pianure alluvionali e billabong.