“Esprimo la mia solidarietà a Don Antonio Coluccia per la vile aggressione subita a Roma durante un corteo a favore della legalità. E da sempre in prima linea contro la criminalità e la piaga dello spaccio di sostanze stupefacenti”. Sono le parole del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che si è recato a Tor Bella Monaca per far sentire la propria vicinanza al religioso che – secondo le parole dello stesso ministro – da anni dà speranza a tanti giovani. Insieme a lui anche il prefetto Lamberto Giannini, il questore Carmine Belfiore, i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza. Un segno di presenza forte dello Stato dopo gli ennesimi episodi di aggressione. Pochi giorni fa, insulti e bottiglie hanno caratterizzato l’incontro organizzato dal prete anti spaccio al Quarticciolo, salvato dalla propria scorta. Poiuna nuova aggressione, in cui è rimasta coinvolta anche la troupe della Tgr Lazio, circondata e minacciata mentre stava facendo il proprio lavoro. “L’impegno di Don Coluccia è anche il nostro – ha ribadito Piantedosi – ed è proprio in occasioni come queste che dobbiamo dimostrare la nostra vicinanza e la nostra gratitudine per la generosità e il coraggio con cui lavora in situazioni difficili”.