Valentina Calderone, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, ha presentato in Aula Giulio Cesare la prima relazione annuale del suo mandato, relativa all’anno 2023. Molti i temi trattati: dal sovraffollamento in crescita constante negli ultimi mesi, che nella nostra città raggiunge picchi del 180% nell’istituto di Regina Coeli, ai suicidi, sette negli ultimi 18 mesi e tutti nel carcere trasteverino. E ancora le condizioni strutturali, spesso fatiscenti, che diventano intollerabili d’estate: stanze da due che ospitano cinque persone, infiltrazioni di acqua e muffa alle pareti, lavandini che perdono, acqua calda che non funziona, aule scolastiche e di socialità che vengono utilizzate come stanze di pernotto. La relazione annuale della Garante si concentra su alcuni temi di grande attualità che richiedono un’attenzione e un impegno da parte di tutte le istituzioni, come le condizioni di vita all’interno del Centro di permanenza per i rimpatri di Ponte Galeria, dove a febbraio si è tolto la vita Ousmane Sylla, o la sentenza di gennaio della Corte costituzionale sull’affettività e i colloqui riservati delle persone detenute con i propri partner. “L’impegno di Roma Capitale in questi mesi è stato importante -ricorda Calderone – molte le iniziative realizzate nel segno di considerare le persone detenute come parte integrante della nostra città, cittadini e cittadine di cui non dobbiamo e non possiamo dimenticarci”. Nella relazione vengono citati i protocolli sottoscritti e i progetti avviati. Obiettivo: rafforzare ancora di più i servizi esistenti, crearne di nuovi e mettere in rete tutte le esperienze fondamentali dentro e fuori il carcere. “Ringrazio la Garante Valentina Calderone che ha presentato in Assemblea capitolina la relazione annuale. Il suo impegno è orientato a fornire alla nostra Amministrazione un supporto prezioso e necessario per realizzare tutte le misure e gli interventi per la tutela dei diritti umani e per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone private della libertà personale nel nostro territorio. Siamo certi che la relazione offrirà spunti e stimoli per proseguire nella nostra azione volta a costruire una società più giusta e inclusiva, rispettosa dei diritti e della dignità di tutti”, afferma la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli. “A fronte delle criticità nella relazione della Garante si dà conto delle attività messe in campo dai diversi soggetti e delle iniziative di Roma Capitale che stiamo rafforzando, con la costituzione di un Ufficio a disposizione della Garante che sta dando una spinta importante” ha dichiarato il sindaco Gualtieri, ricordando il protocollo per la formazione professionale, a partire da quello ‘Fratelli Tutti’ presentato al Papa, che si svolgerà a Rebibbia con Ama. Il Sindaco ha anche ricordato la firma, con l’assessora Funari, del protocollo con il Dap grazie al quale, per la prima volta, tutti i servizi di Roma Capitale sono stati messi a sistema. “Abbiamo lavorato a una cabina di regia che coordinerà gli eventi – ha spiegato – e siamo pronti a presentare a settembre i protocolli operativi. A settembre inoltre, grazie a una proposta delle consigliere Pappatà e Converti accolta nel maxiemendamento al Bilancio, aggiungeremo al già esistente kit d’entrata di beni di prima necessità per chi affronta la detenzione un kit d’uscita, un borsone con beni utili per il reinserimento nella vita sociale. Sostenere chi sconta una pena e contribuire a che possa vivere la detenzione in modo dignitoso è un compito altissimo e complesso ma merita di essere assolto al meglio. Per questo questa amministrazione lavorerà a supporto della Garante per dare sostegno ai principi, purtroppo ancora sulla carta, della nostra Costituzione.”