È stato pubblicato l’avviso per gli interventi finalizzati all’integrazione e all’inclusione scolastica e formativa degli allievi con disabilità o in situazione di svantaggio, assistenza specialistica anno scolastico 2024-25 e la manifestazione di interesse per la sperimentazione di azioni a sostegno della transizione dal percorso scolastico e formativo alla dimensione lavorativa degli alunni con disabilità. Sono 35 milioni di euro i fondi stanziati per l’avviso che derivano dal Fondo sociale europeo 21/27 Plus. Le domande di adesione si possono presentare fino a venerdì 26 luglio 2024. I destinatari dell’avviso sono le Istituzioni scolastiche pubbliche, le Istituzioni formative che erogano percorsi di istruzione e formazione professionale validi per l’assolvimento del diritto-dovere, le Istituzioni scolastiche paritarie e le Reti tra istituzioni scolastiche e formative. L’approccio al tema dell’inclusione delle persone con disabilità, su cui si basa il servizio di assistenza specialistica erogato dalla Regione Lazio, è caratterizzato non solo dal riconoscimento dei diritti delle persone disabili ma anche dal riconoscimento del fattore di cambiamento che queste introducono. Tutto ciò considerando che, gli alunni con disabilità, non sono soltanto considerati i beneficiari passivi degli interventi di assistenza, ma sono parte attiva del progetto di inclusione. La completa inclusione sociale è conseguita mediante un processo educativo globale che permette la piena formazione della personalità dell’alunno e l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze. Il bando è mirato all’erogazione di interventi di supporto specialistico per l’integrazione scolastica delle allieve e degli allievi, delle scuole superiori, con disabilità o in situazioni di svantaggio. «L’avviso introduce un’importante novità, oltre all’assistenza specialistica, infatti, abbiamo introdotto la possibilità di aderire, tramite una manifestazione di interesse, ad un percorso sperimentale che consentirà di avviare una fase di accompagnamento per gli allievi, disabili o in situazioni di svantaggio, frequentanti gli ultimi due anni degli istituti tecnici e professionali, finalizzata al loro inserimento nel mercato del lavoro. Una scelta che parte dalla consapevolezza che la vera inclusione non può essere confusa con politiche di tipo assistenzialista che penalizzano i ragazzi e rischiano solo di confinarli in un angolo della vita sociale e lavorativa» ha dichiarato l’assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni. I progetti dovranno essere costruiti in sinergia tra gli istituti scolastici, i servizi sociosanitari che hanno in carico gli allievi, le famiglie, le associazioni delle persone con disabilità, i soggetti promotori dei tirocini extracurriculari e le imprese ospitanti in un’ottica di cooperazione e raccordo dei vari attori coinvolti. «Tali azioni puntano a sostenere lo sviluppo della personalità dell’alunno, la partecipazione attiva ai processi di apprendimento e il miglioramento delle relazioni tra scuola e alunno e, di conseguenza, della qualità di vita. Tutto questo nella direzione dell’affermazione di una cittadinanza per i soggetti più deboli» ha concluso Schiboni.