Roma si trasforma e si rigenera è il filo rosso che ha tenuto insieme gli interventi dell’incontro “Roma e la sua Rigenerazione: politiche urbanistiche per una città più attrattiva, sostenibile e inclusiva”, organizzato dall’Assessorato all’Urbanistica nella Sala Petrassi dell’Auditorium. Un’occasione per raccontare il ruolo dell’Urbanistica nel processo trasformativo messo in campo dall’Amministrazione capitolina, fare un’analisi dei primi due anni e mezzo di mandato e tracciare il percorso futuro. Il sindaco Gualtieri ha fatto un focus sulle necessità della città. “A Roma servono circa 100 miliardi di investimenti nei prossimi anni per recuperare il gap infrastrutturale, per trasporti, opere e rigenerazione; – ha sottolineato – serve la collaborazione di tutti, non si possono fare politiche urbanistiche senza pensare insieme allo sviluppo e alla rigenerazione urbana e senza gli investimenti dei privati”. Con il Sindaco, l’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, il Presidente RUR – Urban Research Institute Giuseppe Roma e il Direttore CRESME Lorenzo Bellicini. L’Amministrazione è al lavoro sulle Norme tecniche attuative del Piano regolatore generale, con l’intenzione di portarlo in discussione in Assemblea Capitolina e concludere l’iter entro l’estate. In dirittura d’arrivo la Carta della Qualità. “Roma è unica e quindi è evidente che la trasformazione deve preservare la qualità della città – ha sottolineato l’assessore Veloccia: la carta della qualità non era aggiornata da 15 anni. In assenza di una legge urbanistica nazionale, dobbiamo provare ad allinearci con le norme vigenti. Tenere immutate le regole che non funzionano è il regalo più prezioso a chi vuole fare saltare tutte le regole. Noi stiamo percorrendo la strada della semplificazione della burocrazia”.
I progetti di due anni e mezzo fa, che valgono 280 milioni di euro, per le periferie, oggi sono cantieri. “Abbiamo interpretato il Next Generation Eu – ha spiegato ancora l’Assessore – come un piano di investimenti che possa parlare davvero alle generazioni del futuro. Tantissimi gli interventi in campo, ognuno supera investimenti da 100, 200 e 300 milioni di euro”. Sono partiti tutti i 5 grandi progetti di rigenerazione urbana e sociale finanziati dal Pnrr a Roma tra Pui e PINQuA. Sono partiti i progetti di Tor Bella Monaca, Corviale, Porto Fluviale e Santa Maria della Pietà. In totale oltre 270mln di investimenti su zone fragili e strategiche, che stanno rinascendo grazie a interventi integrati che mettono assieme riqualificazione architettonica, efficienza energetica, vita sociale e culturale. In corso i cantieri per le piazze del Giubileo e i nuovi poli della cultura. Nella seconda parte del 2024 inizieranno i lavori per due tra gli interventi previsti nel piano della Città dei 15 minuti: quello nel quartiere Gregna-Sant’Andrea e quello a Ottavia-Palmarola. Presto partirà la riqualificazione dell’area dell’ex Fiera di Roma. Sono partiti gli interventi sulle aree verdi e archeologiche e, con la scelta del progetto della Nuova Passeggiata Archeologica dei Fori, anche il piano per la realizzazione del Centro Archeologico Monumentale di Roma. Iniziata la sfida per fermare i cambiamenti climatici ed è stato approvato il Piano clima, mentre 15 impianti solari saranno al servizio di comunità energetiche, una per ogni Municipio della città, che saranno un laboratorio per creare un modello replicabile sull’enorme patrimonio edilizio di Roma. Per portare a termine il processo di rigenerazione, Roma ha bisogno del coinvolgimento attivo di tutte le energie sociali, culturali, economiche e accademiche e delle istituzioni. È una trasformazione profonda che richiederà alcuni anni per giungere a compimento. Ma è un processo che è stato avviato e che l’Amministrazione Gualtieri punta a realizzare. Dall’Auditorium, l’incontro di oggi è servito per fare il punto e andare avanti fino a centrare l’obiettivo.