Settantacinque famiglie che vivono nella torre di proprietà del Comune in via Santa Rita da Cascia, nel cuore di Tor Bella Monaca, sono senza corrente o nel migliore dei casi con la corrente ridotta da giorni. Il palazzo è andato a fuoco a causa di un incendio partito dalla centralina elettrica, sovraccaricata a causa degli allacci abusivi di chi occupa gli appartamenti senza averne titolo: almeno sei, in base alle testimonianze dei residenti, ma potrebbero essere molti di più.
Secondo quanto riporta Repubblica, nei prossimi giorni il Comune inizierà a fare i sopralluoghi per passare al setaccio le posizioni di ogni appartamento ma intanto gli oltre cento residenti del palazzone al civico 80 sono ancora al buio: nelle prossime ore dovrebbero almeno contare su un generatore di corrente che sarà messo a disposizione dai tecnici di Areti, la società di Acea incaricata di gestire le centraline della corrente.
A distanza di oltre 48 ore dal rogo, i residenti non nascondono rabbia e disperazione nei confronti del Comune reo, secondo loro, di non riuscire a frenare una piaga comune a tutti i palazzi di edilizia popolare della capitale, incluso quelli di proprietà dell’agenzia regionale Ater: il fenomeno delle occupazioni e degli allacci abusivi. “C’è tanta rassegnazione, chiediamo al municipio e al Comune che il problema degli allacci abusivi sia risolto una volta per tutte perché chi occupa non si prende cura dell’ambiente in cui vive”, spiega Tiziana Ronzio attivista antimafia dell’associazione Torpiùbella che vive nella torre di fronte a quella andata a fuoco.