Censimento del patrimonio pubblico, presentato il progetto “Atlante”

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E’ stato presentato in Campidoglio “ATLANTE”, il nuovo sistema di Roma Capitale dedicato al censimento del patrimonio.

Il lavoro svolto dall’Amministrazione capitolina è partito nel 2022, con lo studio di fattibilità realizzato dalla fondazione IFEL-ANCI. Ambiziosi gli obiettivi del progetto: a partire dalla sostituzione dei tre sistemi attualmente usati dall’Amministrazione (SIPIC, GeoRoma e REFto) con un unico applicativo patrimoniale, inventariale e gestionale, accessibile a tutti, interoperabile e in grado di fornire dati certificati.

Il nuovo sistema si baserà su REFtREE, software più utilizzato in Italia con oltre 2 milioni di immobili gestiti. Sarà un vero e proprio cambio di logica: dalla semplice erogazione di informazioni a una piattaforma in cui tutti (Dipartimenti Capitolini, Municipi, società partecipate, associazioni, cittadini e tutti gli altri soggetti interni ed esterni interessati) si scambiano dati attraverso diversi ruoli di accesso al sistema collaborando, così, al suo continuo aggiornamento.

Nell’ottica di una maggiore efficienza e di una più attiva partecipazione, dall’inizio del progetto il Dipartimento Patrimonio ha garantito più di 450 accessi a SIPIC, rispetto ai 40 del 2022, e 24.000 accessi interni a MPIC – la Mappa del Patrimonio Immobiliare Comunale – a fronte dei poco più di 700 dello scorso anno. In questo modo le strutture territoriali di prossimità come i Municipi saranno in grado di avere una maggiore conoscenza del patrimonio e dei propri beni, per una loro migliore gestione e valorizzazione.

Da febbraio 2023, un team di 57 risorse del Campidoglio e dei partner coinvolti (Almaviva, Ideare, KPMG, Maggioli, Medilife, Nolan Norton) ha inventariato 732 atti e 839 beni, quasi quanto in tutto il 2022.  Inoltre, in collaborazione con le Università La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, si individueranno le migliori procedure che riguardano i rilievi, in base alla tipologia degli immobili e al loro uso da parte dell’Amministrazione, nel segno dei criteri di trasparenza, efficacia ed economicità.

“Con il nuovo sistema digitale Atlante, Roma compie un salto di qualità decisivo nelle attività di censimento del proprio patrimonio. Sarà possibile garantire una banca dati aggiornata, interoperabile e facilmente consultabile, per facilitare sempre più la valorizzazione dei beni capitolini. C’è un altro aspetto importante: “portare alla luce” beni mai censiti fa sì che il loro valore possa essere incluso nel Bilancio, aumentando i nostri margini di spesa. Ringrazio quindi l’Assessore Zevi e tutti i partner coinvolti in questo progetto fondamentale per la nostra città. Roma sta finalmente mettendo ordine nel suo patrimonio, sprigionando un grande potenziale finora inespresso”, ha commentato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Ci si chiede spesso per quale motivo Roma Capitale non conosca il proprio Patrimonio. In passato, per diversi motivi, non è stato possibile raggiungere questo risultato ambizioso e importante. Per porre fine a questa situazione che si trascina da troppo tempo, abbiamo deciso di compiere una piccola rivoluzione, che ci aiuterà a mettere sempre di più il patrimonio al servizio delle romane e dei romani, che per poterlo utilizzare devono innanzitutto conoscerlo. Grazie all’impegno voluto dal Sindaco Roberto Gualtieri e alle ingenti risorse stanziate in bilancio, abbiamo ora a disposizione strumenti innovativi e le giuste professionalità per riuscire a realizzare il primo censimento interamente digitale del Patrimonio di Roma Capitale”, ha dichiarato l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative Tobia Zevi.