Plusvalenze, indagate anche Roma e Lazio

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Le Procure di Roma e Tivoli indagano su eventuali irregolarità nella compravendita dei giocatori di Roma, Lazio e Salernitana.

Le verifiche riguardano ben quattro stagioni calcistiche, dal 2017 al 2021, e hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici delle società: dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, al presidente e vicepresidente della Roma Dan e Ryan Friedkin e l’ex patron della società James Pallotta. Con loro anche una decina di dirigenti.

Per quanto riguarda la Roma sono complessivamente 11 le operazione finite all’attenzione degli inquirenti, 7 quelle che riguardano il club biancoceleste e la Salernitana. A

In particolare all’attenzione dei magistrati capitolini è stato trasmesso il segmento del procedimento Prisma che riguarda le cessioni dei calciatori Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola avvenute a ridosso del 30 giugno del 2019 prima della chiusura dei bilanci. Ma l’indagine sul club giallorosso, che vede indagate nove persone più la società, riguarda anche le cessioni di Marchizza e Frattesi al Sassuolo, di Tumminello all’Atalanta, di Luca Pellegrini alla Juve, di Cetin, Cancellieri e Diaby al Verona. Quanto agli acquisti oltre Spinazzola, i nomi sono quelli di Defrel dal Sassuolo, di Cristante dall’Atalanta e di Kumbulla dal Verona. I reati ipotizzati a vario titolo vanno da false comunicazioni sociali a dichiarazione fraudolenta mediante falsa fatturazione.

Dal canto suo l’indagine della procura di Tivoli procede per “emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti” nonché per “false comunicazioni sociali nei confronti di alcune persone che, come ricordato, devono ritenersi innocenti fino a una condanna definitiva”.

Le operazioni sospette sono quelle legate ai calciatori Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone, Akpa Akpro.

“La Lazio è una casa di cristallo nella quale tutti i documenti sono a posto e sempre a disposizione di tutte le autorità”: così la società di Claudio Lotito replica alla notizia della perquisizione della GdF disposta dalla procura di Tivoli. “Ci siamo sempre attenuti, nel nostro operato, ad un’ottica di leale e totale cooperazione – prosegue la nota – e, quindi, qualsiasi documentazione ci fosse stata richiesta sarebbe stata da noi immediatamente consegnata. Nutriamo comunque il massimo rispetto per la magistratura e confidiamo pertanto di fugare celermente qualsiasi equivoco o dubbio in relazione alle ipotesi di contestate”.

“L’AS Roma prende atto dell’avvio di indagini da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti della Società nonché di alcuni suoi attuali e precedenti dirigenti”. Lo scrive il club giallorosso in una nota sul proprio sito, dopo le perquisizioni della Guardia di Finanza, aggiungendo che “la società sta collaborando con le autorità competenti e auspica che venga fatta piena chiarezza sulla vicenda nel minor tempo possibile, ritenendo di aver sempre operato nel pieno rispetto delle norme vigenti”.