Nelle giornate del 7, 8 e 9 aprile al Bioparco di Roma si svolgeranno varie attività a tema ‘uova’ per le famiglie. “Non tutte hanno la sorpresa” è il titolo della visita guidata alla scoperta degli animali che fanno l’uovo per riprodursi. Il percorso toccherà: gufi delle nevi, area sud America, emù, struzzi e pinguini del Capo. E poi tante altre curiosità su forme e adattamenti delle uova in animali molto diversi tra loro.
La visita è gratuita, su prenotazione da effettuare la mattina stessa all’ingresso.
Dalle ore 11 alle 17 nella postazione “Uova da record” sarà possibile osservare modelli di tutte le dimensioni e partecipare a un gioco a quiz per scoprire curiosità sulle uova di rettili, anfibi, uccelli e anche mammiferi.
Inoltre, si potrà partecipare all’attività “Animali e pregiudizi”, speciali incontri ravvicinati, a cura dello staff Bioparco, con pitone reale, blatte soffianti, insetti stecco, rospi, di cui si potranno osservare modelli delle uova. Animali che possono suscitare paura o ribrezzo, ma affascinanti e soprattutto indispensabili per l’equilibrio degli ecosistemi (attività su prenotazione da effettuare la mattina stessa all’ingresso).
Nel corso delle giornate i guardiani organizzeranno i pasti per scoprire gli ingredienti del pranzo di alcuni animali: macachi del Giappone, lemuri catta, elefanti asiatici, orsi, scimpanzé, otarie e pinguini del Capo.
Tutte le iniziative sono incluse nel prezzo del biglietto.
I GIARDINI ZOOLOGICI: UN MODO DIVERSO DI EDUCARE
Diciassette ettari di parco in un contesto botanico tra i più suggestivi della capitale, con centinaia di alberi, alcuni dei quali rari e centenari: è il Bioparco di Roma visitato ogni anno, mediamente, da circa 500mila persone, tra cui 30mila studenti. Inaugurato il 5 gennaio del 1911 nello storico parco di Villa Borghese, è uno dei giardini zoologici più antichi d’Europa.
Il Bioparco di Roma persegue gli obiettivi di uno zoo moderno, è membro dell’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA) impegnata nella conservazione delle specie minacciate di estinzione. Il prelievo in natura degli animali non avviene ormai da decenni nel circuito EAZA, gli esemplari presenti al Bioparco e negli altri zoo sono nati in loco o in altre strutture zoologiche aderenti all’Associazione, oppure sono stati affidati al Bioparco dalle Forze dell’Ordine perché sequestrati a chi li deteneva illegalmente o li maltrattava.
L’osservazione diretta di specie come elefanti, giraffe, zebre, scimpanzé o leoni rende i giardini zoologici strutture educative uniche, in cui stimolare l’interesse dei cittadini sulle tematiche ambientali.
I PROGRAMMI PER LA SALVAGUARDIA DELLE SPECIE MINACCIATE
Il Bioparco di Roma aderisce a oltre 50 programmi europei di conservazione EEP (EAZA ex situ programme) che hanno come obiettivo la salvaguardia delle specie minacciate nell’ambito delle strutture zoologiche. Tali programmi consistono nella creazione, all’interno delle strutture del circuito, di nuclei di animali sani, sia dal punto di vista genetico sia demografico. I nuclei sono gestiti da un coordinatore che dà le indicazioni, anche riguardo lo scambio di diversi individui fra zoo, per mantenere la variabilità genetica delle specie. Il tutto a titolo totalmente gratuito. Tali azioni sono finalizzate in alcuni casi a rilasci in natura.
Altro obiettivo fondamentale per gli zoo moderni è l’educazione ambientale attraverso mostre, convegni, attività di edutainment, eventi mediatici, nonché l’ideazione di percorsi educativi rivolti alle scuole di ogni ordine che si svolgono all’interno del parco. Questi ultimi, in linea con i programmi ministeriali, si integrano con il piano didattico scolastico.
La visita al Bioparco è finalizzata a divulgare l’importanza della conservazione delle specie e degli ambienti naturali.
UNA CASA PER GLI ANIMALI IN DIFFICOLTA’: LE STORIE DI KUMA, BINGO, GIANNI, SAM, MARY E GLADIO
Nel 2022 il Bioparco di Roma ha accolto un cucciolo di orso salvato dai guardaparco in Friuli Venezia Giulia mentre, affamato e debilitato, vagava sul bordo di una strada di Gorizia. Il piccolo orso, probabilmente abbandonato dalla madre, aveva uno sviluppo corporeo inadeguato per la sua età (pesava soltanto 12,5 kg mentre avrebbe dovuto pesarne almeno 30). L’orsetto non avrebbe avuto nessuna possibilità di sopravvivere anche perché soffre di una grave insufficienza renale che rende necessarie cure continue. Grazie all’intervento dei veterinari e all’amore dei guardiani oggi Kuma, così è stato chiamato, ha recuperato peso e vive in un’area dotata di un ampio spazio esterno con rocce, alberi e arricchimenti ambientali che riproducono l’ambiente delle regioni alpine.
Lo scimpanzé Bingo invece è stato sequestrato nel 1995 dal Corpo Forestale dello Stato in un night club di Pescara dove intratteneva gli ospiti in smoking e sigaro. Era provato dalla sua esperienza e, vivendo solo di notte, inizialmente molto infastidito dalla luce del sole. Ora vive serenamente nel villaggio degli scimpanzé insieme a tre femmine: Susy, Pippi ed Edy (sequestrata dal Corpo Forestale dello Stato a un circo di Messina che la deteneva illegalmente).
Nel 2018, grazie a una collaborazione internazionale, sono stati portati al Bioparco tre cuccioli di orso bruno provenienti dall’Albania. Il salvataggio è stato condotto dalle tre associazioni Salviamo gli Orsi della Luna, Four Paws e Salviamo gli Orsi Albanesi, insieme alla Fondazione Bioparco, in collaborazione con i Ministeri del Turismo e dell’Ambiente albanesi.
I tre cuccioli di orso bruno, due fratelli maschi Gianni e Sam, nati nel 2017, e Mary, nata nel 2016, erano stati confiscati a un privato che li teneva in condizioni pessime.
In Albania il bracconaggio e il commercio dei cuccioli è ancora diffuso, nonostante le leggi di protezione. Alcuni orsi vengono strappati alle madri quando sono molto piccoli, allevati dall’uomo, tenuti al guinzaglio e sfruttati per foto ricordo a pagamento, oppure utilizzati per attirare clienti in ristoranti e locali. Gli animali vivono in piccole gabbie, spesso senza cibo e acqua, privati di qualunque forma di benessere. Diventati adulti risultano inutili, oltre che pericolosi, ma ovviamente non possono essere rilasciati in natura, ove soccomberebbero. I tre plantigradi vivono ora nella Valle degli Orsi, ricca di elementi naturali e di stimoli tali da garantire loro un elevato livello di benessere, nel pieno rispetto delle esigenze fisiologiche e comportamentali.
Gladio invece è un maschio di tigre del Bengala sequestrato nel 2017 a un circo per ipotesi di reato di maltrattamento. In questi casi lo staff zoologico del Bioparco si prende cura dell’animale che viene sottoposto ad accurate visite veterinarie. Trascorso il periodo di quarantena, necessario per evitare la trasmissione di malattie infettive, l’animale viene ospitato in un’area idonea, in attesa di un affidamento definitivo.
FORSE NON TUTTI SANNO CHE
Gli animali presenti sono nati presso il Bioparco stesso o in altre strutture zoologiche; nessun animale viene acquistato, nel caso di nuovi arrivi il Bioparco deve soltanto occuparsi delle spese di trasporto. Ormai da anni non avvengono prelievi di animali dalla natura, tutti appartengono a nuclei che da generazioni sono allevati nelle strutture zoologiche europee ufficiali. Come membro EAZA il Bioparco partecipa ai programmi di conservazione EEP (European Endangered Species Program). La quasi totalità degli animali appartiene legalmente alla comunità zoologica europea coordinata dalla EAZA, che compie affidamenti in base alle verificate disponibilità e caratteristiche qualitative degli spazi messi a disposizione. La gestione di ogni esemplare presuppone un’iscrizione anagrafica e un continuo aggiornamento delle informazioni che affluiscono in un archivio centralizzato che dispone anche i trasferimenti, mirati alla migliore gestione della popolazione e ai progetti di tutela delle specie minacciate. Grazie alla certificazione EAZA, il Bioparco partecipa a questo programma e condivide i ‘suoi’ animali con più di 3.000 strutture europee analoghe, ufficialmente riconosciute.
Il trasferimento tra il Bioparco e altre istituzioni zoologiche avviene seguendo le raccomandazioni fornite dal coordinatore EEP della specie in questione, l’unica eccezione sono gli esemplari sequestrati dalle autorità competenti, di cui spesso non si conosce l’origine. Quando possibile, il Bioparco accoglie gli animali previo nulla osta delle Autorità sanitarie. Gli spostamenti sono stabiliti, inoltre, tenendo conto della disponibilità di spazio e delle condizioni di mantenimento che devono risultare idonee a soddisfare le esigenze degli animali. Alcuni vengono salvati grazie a sequestri eseguiti dall’Autorità giudiziaria sulla base di detenzioni illegittime e affidati al Bioparco perché possano vivere nelle migliori condizioni e godere di assistenza veterinaria specializzata.