Un percorso partecipato per il superamento definitivo dei campi rom. Lo sta portando avanti il VI Municipio, che ha affidato all’Associazione 21 luglio l’iter per chiudere in due anni l’insediamento di via di Salone.
La Giunta capitolina di Gualtieri, coinvolta nel progetto può ora decidere se tradurlo in fatti, finanziando un bando che potrebbe voltare pagina definitivamente su questo e – in futuro – su tutti tutti i campi rom della Capitale.
A presentare la conclusione dei lavori a livello di Municipio, a Tor Bella Monaca, c’erano il presidente Nicola Franco, l’assessore capitolino alle Politiche sociali Barbara Funari, il portavoce dell’Associazione 21 luglio Carlo Stasolla e il vescovo ausiliare di Roma monsignor Benoni Ambarus, incaricato per la diaconia della Carità nella diocesi di Roma.
Via di Salone, creato nel 2006, oggi ospita in container circa 360 persone in condizioni fatiscenti. È al di là del Grande raccordo anulare e dista oltre 4 km dalla farmacia più vicina, 11 dall’ospedale, quasi 3 dal negozio di generi alimentari e dall’Ufficio postale.
“Un lavoro straordinario di 10 mesi – ha detto il minisindaco del VI Municipio, secondo quanto riporta Avvenire – che ci ha portato a presentare il rapporto conclusivo del Gruppo di azione locale, oltre 41 realtà tra associazioni ed Enti Istituzionali, per la definizione delle possibili linee di indirizzo tese al superamento del campo rom di Salone. Un piano che ora consegniamo ufficialmente – ha concluso Nicola Franco – nelle mani dell’assessore alle Politiche sociali Barbara Funari, delegata del Sindaco, con la convinzione che prosegua il percorso senza interruzione”.
«Sappiamo che bisogna fare sinergia con i servizi sociali municipali e le realtà del terzo settore locali – ha dichiarato l’assessore Barbara Funari – e ci siamo confrontati anche col presidente Franco per continuare con il percorso già avviato che già nel titolo ‘In dialogo con la citta’ prevedeva l’ ascolto alla base di qualsiasi nuova azione da promuovere. A breve arriverà in Giunta la delibera sul superamento dei campi rom e per il diritto all’abitare, la regolarizzazione dei documenti, l’obbligo scolastico e contrasto all’antiziganismo”.