Il centrodestra sbanca alle Regionali, rafforzando di fatto, come commenta subito la premier Giorgia Meloni, “l’azione del governo”.
Nel Lazio e in Lombardia i rispettivi candidati, Francesco Rocca e Attilio Fontana, sfondano quota 50%, non lasciando dubbi sulla loro vittoria già dalle prime proiezioni.
Ma il dato più clamoroso che emerge da queste consultazioni è l’astensionismo perché vota appena il 40% degli elettori. Il record assoluto è nel Lazio: solo il 37% si presenta ai seggi. Punta massima a Roma con il 33,11%, dato sconfortante se si pensa che alle precedenti regionali del 2018 nella Capitale andò alle urne il 63,11%. Già alle ultime Comunali si lanciò l’allarme astensionismo, ma allora, nell’ottobre 2021, andò a votare il 48,54% e al secondo turno il 40,68%.
“E’ stata una corsa breve ma intensa. Prevale ora il senso di responsabilità, che è enorme”, ha dichiarato Rocca. Sull’astensione record, Rocca ha sottolineato che “dieci anni di governo di centrosinistra hanno allontanato i cittadini. Ci impegneremo per far tornare fiducia e partecipazione”.
Il primo obiettivo “è quello di risollevare la sanità, oggi distante dai cittadini e che li mortifica. Nel Lazio si usa ancora il fax per cercare i posti letto negli ospedali. I posti letto spesso ci sono, ma l’individuazione è lenta e farraginosa”. Non è escluso che la delega sulla sanità resti nelle mani di Rocca: “Se la terrò? Sicuramente la sanità la seguirò molto da vicino. Ancora non ho preso una decisione ma fa parte delle riflessioni”.
Sulla Giunta, il nuovo presidente ha detto che sarà probabilmente pronta entro 18/19 giorni: “Non mi farò imporre alcun nome per la giunta. Ma da tutti c’è la voglia di fare tanto e bene. Ho delle idee che devo però esporre. Quello che ho in mente non lo ‘scoprirò’ stasera ma dovrò parlare con tutta la coalizione. Comunque, saremo all’altezza di formare una squadra straordinaria”.