A Le Torri c’è un Bambinello che sembra sorridere a chi prega

168

Un miracolo al Centro Commerciale Le Torri? Sì, secondo alcuni. Come riporta il quotidiano La Stampa, il Bambinello del presepe allestito nel “mall” di Tor Bella Monaca sorriderebbe a chi passa, se si dice una preghiera. Per questo motivo, il presepe non è stato rimosso dopo l’Epifania e nemmeno sarà dismesso il 2 febbraio, per la Candelora.

La statua è scheggiata in più punti, soprattutto sulle braccia, eppure l’espressione di questo Gesù Bambino è lieta, gioconda, giocosa.

“Questa non è una storia – racconta Alessandra Laterza, libraia di Tor Bella Monaca, al quotidiano – ma racconta un miracolo. Da giorni, le persone si fermano, ammirano il Bambinello, lo pregano, ma una signora lo fa in modo diverso. Si inginocchia davanti a lui, lo accarezza, quasi lo venera. Quel bambinello le sorride. Ho provato a guardarlo, ma i miei occhi a tanta fede restano indifferenti. Ho provato a pregarlo, ma nulla è successo. A quella signora invece sembra dire grazie con gli angoli che si ritirano all’insù accennando una smorfia compiaciuta. Resto scettica, ma ho chiesto alla direzione del centro commerciale di aspettare ancora, prima di riporlo nel nostro magazzino. Ora però la statua del Bambinello è un po’ malconcia, un braccio è scheggiato. Se qualche artigiano, magari un maestro di San Gregorio Armeno si offrisse per restaurarlo, farebbe davvero un regalo straordinario alla nostra comunità”.

Francesco Ruggeri, presidente del consorzio Le Torri, 58 anni, spiega che “il Bambinello sorridente resterà esposto almeno fino alla primavera perché è segno di buon auspicio. Lo esponiamo da diversi anni ma questa volta gli abbiamo cambiato posizione: prima era dentro la casetta di Babbo Natale ora che è in un punto di passaggio forse è stato notato di più dalla gente. Personalmente sono credente, per me questa è una statua sorridente, non è come le Madonne che piangono. Diciamo che è un bambino nato sorridente. Però sono felice quando i clienti mi dicono che invece cambia espressione se si rivolgono a lui. È un messaggio di speranza”.