Auditorium, un concerto per Dalla Chiesa: suona Nicola Piovani

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“Sono particolarmente orgoglioso che la Regione ricordi, a 40 anni dal suo brutale assassinio e nel giorno del suo compleanno, il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa e di farlo con un concerto del Maestro Nicola Piovani”, con queste parole il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti annuncia che domani, martedì 27 settembre, alle ore 21, la Regione Lazio al Parco della Musica di Roma, ricorderà il Generale dalla Chiesa con un evento speciale condotto da Nicola Piovani.

Insieme al Presidente Zingaretti ci saranno al Parco della Musica anche i figli del Generale Dalla Chiesa: Simona, Rita e Nando, il Comandante della Legione Carabinieri Lazio, Gen. Div. Antonio De Vita. Nella sala dell’Auditorium saranno presenti anche militari dell’Arma dei Carabinieri, oltre a studenti, docenti e associazioni impegnate a favore della legalità in alcuni dei quartieri della periferia romana: Corviale, Tor Bella Monaca, Montespaccato e Romanina.

“Il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa – commenta Zingaretti – era convinto che solo assicurando i diritti si potesse sottrarre potere alla mafia e nei suoi 100 giorni a Palermo sceglie proprio gli studenti e i giovani come alleati privilegiati. Il ricordo del Generale unisce gli italiani dal Nord al sud del nostro Paese, perché parliamo di un grande italiano che ha servito lo Stato, in situazioni e ruoli anche molto diversi l’uno dall’altro, sempre animato dai principi della Costituzione e dalla costante fiducia nella capacità delle Istituzioni di affermare la legalità, in un dialogo continuo e diretto con i cittadini”.

“Dalla Chiesa – conclude Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio – era consapevole della necessità di una visione strategica d’insieme contro la mafia, così come contro il terrorismo e le sue intuizioni investigative e metodologiche ancora oggi, a distanza di 40 anni dal vile agguato mafioso in cui persero la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, risultano attuali ed essenziali per contrastare la criminalità organizzata. Tutti noi dobbiamo continuare a fare tesoro dei suoi insegnamenti, soprattutto in un momento in cui le ingenti risorse in arrivo con il Pnrr possono suscitare gli appetiti delle mafie e dei criminali che agiscono sul nostro territorio”.