La realizzazione di un grande parco solare con una superficie fotovoltaica di 150 mila metri quadrati e una capacità produttiva di picco di 36 megawatt, che consentirà di essere carbon free all’area di Tor Vergata e al quadrante sud-est della Capitale. E’ questo uno dei punti forti del dossier di Roma Expo 2030.
“La strategia energetica è tra i progetti che abbiamo maggiormente a cuore – ha sottolineato il sindaco, Roberto Gualtieri, secondo quanto riporta il Corriere della Sera – che introdurremo nell’area di Tor Vergata oltre a un coinvolgimento diffuso complessivo di tutta la città”.
Nel team ci sono professori e professionisti internazionali come Ian Philion, Richard Burdett, Carlo Ratti, Italo Rota, Michele Costabile, Christian Iaione e Alessandro Mancini sotto la guida dell’architetto Matteo Gatto, già direttore di Expo Milano 2015. Il progetto si estende su tutta la città fino al sito espositivo di Tor Vergata.
Il sindaco di Roma promette che le opere che verranno realizzate non saranno una cattedrale nel deserto ma anzi «puntiamo a ricollegare» e «ricucire un’area che ha potenzialità straordinarie» sebbene oggi sia «sfibrata» e «sconnessa dalla città».
Per esempio, le Vele di Calatrava, diventate loro malgrado simbolo dell’abbandono delle grandi opere, «verranno rigenerate e completate» – ha detto Roberto Gualtieri – se la città vincerà. Tra i padiglioni previsti ce n’è, infatti, uno intitolato All together/Alt Together, che sarà posizionato proprio lì, nella struttura progettata dall’architetto Santiago Calatrava con l’obiettivo di accogliere i Mondiali di nuoto del 2009, che però non fu mai terminata.
L’attenzione all’ambiente sarà al centro, come precisa Gualtieri: “L’Expo sarà interamente circolare e carbon neutral. I padiglioni potranno essere riutilizzati». Nelle parole del sindaco ci si concentra sulla mobilità: «Oltre a un tappeto di connessione su ferro, con una via metropolitana, ci sarà anche un grande corridoio di mobilità verde che unirà il vecchio Foro al nuovo Foro dell’area espositiva. Si tratterà di un grande cammino verde che attraverserà i Fori, l’Appia antica, gli acquedotti fino all’area Expo. L’esposizione avrà la sua vetrina solo in quell’area ma darà la possibilità di riqualificare un intero quadrante”.