Listen to this article
domenica, 20 Luglio 2025, 20:21
28 °c
Rome
  • Login
What's Up! Media
  • Attualità
  • Politica
  • Sport
  • Musica e Spettacolo
  • Mobilità
  • Arte e Mostre
  • Cultura
  • Cinema
  • Shop
    • Acquista l’ultimo numero
    • Abbonamento Cartaceo Annuale
    • Abbonamento Digitale Annuale
  • Carrello
No Result
View All Result
What's Up! Media
No Result
View All Result
Home Attualità

Antiterrorismo, il sistema Nato “Dexter” sperimentato ad Anagnina

di Gianluca Miserendino
18 Giugno 2022
in Attualità
A A
0
Antiterrorismo, il sistema Nato “Dexter” sperimentato ad Anagnina

Un momento della dimostrazione del Progetto Dexter di Enea e Nato presso la stazione della Metro Anagnina a Roma, 23 maggio 2022. ANSA/CLAUDIO PERI

Un sistema per individuare in pochi secondi chi entra armato in una stazione della metropolitana. E’ questo Dexter, progetto messo a punto dall’Enea con lo scopo di bloccare eventuali attentati terroristici. Il modulo antiterrorismo della Nato, finanziato con 6 milioni di euro, è stato sperimentato nella stazione Anagnina di Roma.

“In tutti gli attentati che ci sono stati in Europa – sottolinea il responsabile del progetto Luigi De Dominicis – il giorno dopo avevamo le foto degli attentatori, noi dobbiamo intercettarli prima che mettano in atto la minaccia. La Nato ha incaricato gli enti ricerca di sviluppare una nuova tecnologia e noi abbiamo messo a punto una pluralità di sensori che collaborano per generare in tempo reale dei dati oggettivi dai quale riusciamo a capire se una persona porta un’arma nascosta sotto la giacca o una cintura esplosiva”.

Il progetto è nato tre anni fa da una collaborazione fra un centinaio di scienziati ed esperti di 11 organismi di ricerca di paesi Nato, oltre all’Ucraina, la Serbia, la Finlandia e la Corea del Sud. I ricercatori per un mese hanno effettuato prove sul campo in un locale vicino alla biglietteria della metropolitana, messo a disposizione dall’Atac, e hanno fatto ricorso a tecnologie radar, algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale.

Il modulo si basa su Mic, un’antenna a microonde capace di rilevare immagini in 2D e 3D, e su algoritmi di apprendimento in grado di individuare se una persona porta qualcosa di sospetto. “Queste microonde – assicura De Dominicis – sono completamente innocue e si tratta di un sistema performante, rispettoso della salute delle persone e della privacy, perché non vi è riconoscimento facciale e acquisizione delle caratteristiche biometriche”.

C’è poi un secondo sensore, con un sistema laser, che verifica la presenza sugli abiti o le mani di tracce di esplosivo. E infine è previsto l’intervento degli operatori di sicurezza, che indossano occhiali speciali.

Il sistema potrà essere utilizzato anche in centri commerciali, musei e luoghi di ritrovo.

Share
Gianluca Miserendino

Gianluca Miserendino

What's Up! Media

Copyright © 2024

  • Collabora con noi
  • Termini e condizioni
  • Privacy e cookie
  • Contatti

Seguici

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Attualità
  • Politica
  • Sport
  • Musica e Spettacolo
  • Mobilità
  • Arte e Mostre
  • Cultura
  • Cinema
  • Shop
    • Acquista l’ultimo numero
    • Abbonamento Cartaceo Annuale
    • Abbonamento Digitale Annuale
  • Carrello

Copyright © 2024

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.

Iscriviti alla Newsletter

Invalid email address
Thanks for subscribing!