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Rapporto Legambiente, a Roma la maglia nera per la mobilità

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Oltre al tasso di motorizzazione tra i più alti d’Italia e d’Europa, i dati raccolti nello studio evidenziano anche un calo dell’utilizzo del servizio pubblico del 36% nel quinquennio 2015-2020. Ma non solo, a destare maggiore preoccupazione è la situazione dei trasporti. La metro è assente in molti quartieri e con 60 km è una delle più corte rispetto alle altre capitali europee. Londra ha 402 Km, Madrid 294, Parigi 213, Berlino 146, Atene 89 e Vienna 78. Per non parlare della frequenza dei convogli negli orari di punta: i treni della metro c passano ogni 9 minuti, per quelli della b1 si possono raggiungere anche i 15 minuti d’attesa. Una situazione ben diversa dal resto dell’Europa dove la frequenza oscilla tra i 2 e i 4 minuti.

Preoccupante anche la situazione degli altri mezzi, da i tram romani, che hanno tutti più di 15 anni, alla condizione delle 3 linee ferroviarie la Roma Lido, la Roma Nord e la Roma-Giardinetti. Per quando concerne la ciclabilità sono stati calcolati 131 cm di ciclabile ogni 100 abitanti mentre, per quanto riguarda le pedonalizzazioni la superficie pedonale per ogni abitante è pari a una mattonella quadrata con 42 cm.

“Da questa fotografia sulla mobilità romana con tutte le sue criticità, emerge quanto sia indispensabile un impegno collettivo per iniziare a colmare l’enorme ritardo di Roma nel percorso verso una mobilità sostenibile – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Oggi stiamo raccontando il deficit strutturale e culturale nel quale la Capitale sembra precipitata in termini di trasporti e utilizzo dello spazio urbano, convinti però che si debba immaginare la nostra città migliore, a misura d’uomo e di bambino, qui dove è nata la prima pedonalizzazione italiana tra Colosseo e Arco di Costantino, dove si è inventata la Cura del Ferro.

Se parchi e fiumi hanno sempre separato i quartieri possono esserne invece l’elemento di saldatura, se con il Grab ha preso vita la più bella ciclovia del mondo ancora solo virtuale ora va realizzato. Per Roma serve una poderosa Cura del Ferro con tram, ferrovie urbane e mai più un passo indietro sull’ampliamento indispensabile della rete di Metropolitane; serve un trasporto pubblico completamente elettrico; serve l’ampliamento delle ZTL, l’allontanamento graduale ma incisivo delle auto dalle aree centrali e più sensibili a partire dai motori diesel, la ciclabilità e la nuova micromobilità elettrica da incentivare e mettere in sicurezza, preferenziali lungo ogni asse stradale, strade e piazze scolastiche attorno a tutti gli oltre duemila istituti”