Arte, tre incontri alla scoperta di Piero Raspi

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Prosegue fino al 20 marzo al Museo di Villa Torlonia la mostra “Piero Raspi dalla luce al colore. Dipinti 1955-2005”, la prima antologica romana di uno dei protagonisti del periodo informale italiano. E’ in programma un ciclo di appuntamenti per approfondire i temi del percorso artistico dell’autore che si terranno al Casino dei Principi.

Il primo appuntamento è per domenica 9 gennaio alle ore 11.30 con l’incontro con Claudio Verna, uno dei principali protagonisti, nonché fondatore, del movimento artistico Pittura Analitica (conosciuto anche come Pittura-Pittura), che ha, con il suo lavoro, favorito un ritorno alla pittura nei suoi elementi costituenti. Si prosegue il 23 gennaio con l’incontro con Lorenzo Fiorucci, storico e critico dell’arte, che ha focalizzato la sua attenzione principalmente sull’arte italiana del secondo dopoguerra in particolare sulla scultura informale e sulla ceramica del Novecento. Infine domenica 6 febbraio, sempre alle 11.30, è in programma l’incontro con Marco Tonelli, curatore della mostra, storico e critico d’arte.

La mostra “Piero Raspi dalla luce al colore. Dipinti 1955-2005segue un andamento cronologico prevedendo la presenza di dipinti dell’epoca informale (1955-1961), opere e carte realizzate tra metà anni Sessanta e fine Settanta e i monocromi prodotti principalmente tra gli anni Novanta e Duemila. Tra i dipinti più significativi vanno ricordati, tra gli altri, Paesaggio verde del 1955 che segna l’inizio del periodo informale, Frontale del 1960 con il quale vinse l’VIII° edizione del Premio Spoleto, Opéra Comique del 1964 presente alla XXXII° Biennale d’Arte di Venezia e Aphia del 1978 data di avvio della pittura monocolore.

Il percorso espositivo include anche alcuni lavori di artisti informali compagni di strada di Raspi, italiani e internazionali, riuniti e presentati dalla Galleria l’Attico di Roma. Tra tutti una scultura del 1959 di Leoncillo Taglio Grande. Cinque opere di piccolo formato costituiscono infine un’appendice alla mostra, che documenta, con bozzetti e progetti, la grande scultura parietale in acciaio allestita permanentemente a Spoleto presso l’Albornoz Palace Hotel nel 2001.