Sguardo al Futuro: “Dal Banco Alimentare ancora menzogne e documenti falsi”

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“Ancora una volta il Banco Alimentare del Lazio dimostra una concezione monopolistica e criminale della solidarietà, alla quale aggiunge evidenti falsità diramate a mezzo comunicato stampa”. E’ così che Loris Scipioni, presidente dell’Associazione Sguardo al Futuro, commenta la nota con la quale la Fondazione ha inteso fare chiarezza sulla sospensione – e sulla successiva revoca – della convenzione ad una delle organizzazioni territoriali più grandi della Capitale, che opera nel VI Municipio offrendo ogni giorno servizi e derrate alimentari gratuite a oltre 10mila cittadini.

La contesa nasce dal fatto che l’Associazione Sguardo al Futuro aveva palesato la sua decisione di non rinnovare la convenzione dei prodotti europei Agea con la Fondazione Banco Alimentare del Lazio, perché l’Associazione aveva riscontrato nel tempo la completa assenza di trasparenza da parte della Fondazione Banco Alimentare nella gestione e distribuzione dei prodotti ricevuti provenienti dall’Europa e dalla grande distribuzione.

LE PAROLE DEL BANCO ALIMENTARE
“Nelle scorse settimane il Banco Alimentare del Lazio ha ricevuto diverse segnalazioni circa l’utilizzo improprio, da parte della predetta Associazione, del prodotto alimentare donato. Come da prassi, il Banco Alimentare ha sospeso temporaneamente lo scorso 12 ottobre la fornitura di prodotto alimentare all’Associazione, in attesa di verificare la fondatezza di tali segnalazioni”, scrive la Fondazione, aggiungendo che “il 23 ottobre si è svolta la verifica presso la sede operativa dell’Associazione che, purtroppo, ha riscontrato la non compatibilità del suo operato con i principi che governano l’attività del Banco Alimentare del Lazio”.

LA RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE: “SOLO FALSITA’, DENUNCEREMO TUTTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA”
Sul punto Scipioni risponde che “i metodi utilizzati dalla Fondazione Banco Alimentare del Lazio continuano ed essere criminali e mafiosi, dichiarano di aver ispezionato i nostri locali quando nella realtà non c’è stata alcuna ispezione, non è stata compiuta alcuna verifica dei nostri magazzini, né della corretta gestione e destinazione degli alimenti donati e le telecamere all’interno dei nostri locali lo testimoniano. E’ tutto falso e creato ad arte”.

Scipioni aggiunge un altro elemento: “In questi giorni porteremo tutta la documentazione in nostro possesso alla Procura della Repubblica. Tutti devono sapere come viene gestita la solidarietà da questi figuri, che si prendono la libertà di sospendere le convenzioni a loro piacimento, anche a fronte di un lavoro svolto in piena regola, solo perché non in linea con i loro diktat”.

L’ESCLUSIONE DEFINITIVA
La Fondazione spiega poi nella sua nota che “lo scorso 26 ottobre, quindi, il Consiglio Direttivo ha deliberato la risoluzione dell’accordo di Banco in essere con l’Associazione Sguardo al Futuro, la sua conseguente esclusione dal programma FEAD finanziato dall’Unione Europea e dal programma SITICIBO. Dell’avvenuta esclusione dal programma FEAD è stata informata l’Autorità di Gestione. Tali modalità di azione del Banco sono ben note alle Associazioni ed alle realtà che compongono la sua rete”.

“In sostanza – spiega poi il Banco Alimentare – la piena responsabilità della risoluzione dell’accordo è solo ed esclusivamente ascrivibile a quest’ultima in virtù delle segnalazioni che sono giunte al Banco e che hanno purtroppo trovato conferma nel corso dell’ispezione”.

SCIPIONI: “MI AUGURO CHE LE AUTORITÀ COMPETENTI DESTITUISCANO QUESTA ORGANIZZAZIONE MALATA”
Anche qui, Scipioni risponde punto su punto: “Riteniamo gravissima la risoluzione immotivata ed unilaterale dell’accordo di fornitura, basata su cause fantasiose, false e indimostrabili. Abbiamo chiesto per primi delle verifiche serie sul nostro operato e ci sono state negate. Nel frattempo, per sopperire alla grave mancanza di derrate alimentari stiamo spendendo ingentissime somme di denaro per continuare a provvedere ai bisogni di tutte le persone che confidano nel nostro lavoro e vedono il nostro Ente come punto di riferimento”

“Non ci fermeremo – continua Scipioni -, sempre in questi giorni avvieremo una grande azione civile in sede giudiziaria per chiedere alla Fondazione Banco Alimentare e a tutti coloro che si sono prestati a questa operazione il risarcimento di ogni danno subito da noi e da tutti i nostri assistiti, costretti a soffrire ancora di più per i giochi di potere di questa organizzazione malata che agisce con metodi da crimine organizzato”.