Altri 21 arresti per spaccio di cocaina tra i palazzi di via Camassei. Sono infatti 11 le persone finite in manette e 10 quelle agli arresti domiciliari, riconducibili a un’unica famiglia.
La famiglia premiava i pusher e le vedette più affidabili e li promuoveva sul campo. Inoltre gli appartenenti al sodalizio criminale disponevano di decine di utenze telefoniche intestate a prestanome, e che cambiavano in continuazione per eludere eventuali intercettazioni da parte delle forze dell’ordine. In più offrivano assistenza economica e legale agli arrestati e alle loro famiglie.
Lo spaccio era organizzato in modo verticistico: la cocaina venduta 24 ore su 24 e sette giorni su sette era gestita da diversi “capoturno” nel corso della giornata, e solo loro potevano entrare in contatto con i vertici dell’organizzazione, garantendo un giro d’affari da 220mila euro a settimana, con picchi di vendite durante i week end.
I soldi accumulati illegalmente venivano poi investiti in beni di lusso e attività commerciali. Nel corso dell’indagine, coordinata dalla Dda di Roma, sono stati sequestrati tre yacht ormeggiati a Fiumicino, una tabaccheria, tre orologi di lusso, oltre 100mila euro in contanti, 4 chili di cocaina e due di hashish.