“Chiamala Roma”, una rivisitazione personale e poetica della città attraverso la produzione di Sandro Becchetti, e “Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista”, una raccolta di oltre cento scatti realizzati dal fotografo napoletano, sono le due antologiche di fotografia in mostra al Museo di Roma in Trastevere fino al 5 settembre.
Chiamala Roma – Fotografie di Sandro Becchetti 1968- 2013 si compone di oltre 180 scatti, selezionati dall’Archivio Becchetti. Foto che, come affermano i curatori, “raccontano la complessità e l’unicità di Roma nella rivisitazione personale e poetica del fotografo romano”, nato nel 1935.
L’esposizione, a cura di Silvana Bonfili con Valentina Gregori, vede la collaborazione di più istituti: Archivio Becchetti, Postcart edizioni, Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, Sistema Museo di Perugia. Lungo le immagini, suddivise in 5 sezioni, si snodano l’evoluzione della città (e del suo tessuto umano e sociale) e della campagna circostante (l’autore si spinge fino a Lugnano in Teverina, dove fisserà la sua ultima dimora) e i volti di personaggi che con Roma hanno intrecciato le loro vicende: Moravia, Pasolini, Hitchcock, Claudia Cardinale, Carmelo Bene, Bertolucci, Fellini…
Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista, a cura di Roberto Lacarbonara, costituisce la prima antologica dedicata a uno dei massimi protagonisti del fotogiornalismo italiano, nato a Napoli nel 1933, “radicale osservatore delle marginalità e delle forme di reclusione, delle utopie collettive e della loro dissoluzione”. La mostra è prodotta dallo Studio Bibliografico Marini, Archivio Luciano D’Alessandro. Ripercorre per la prima volta circa sessant’anni di attività del “fotografo degli esclusi”.
Ambedue le mostre sono promosse da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zetema Progetto Cultura. Per informazioni sugli ingressi e acquisto biglietti, www.museiincomuneroma.it.