Otto anni di reclusione. E’ questa la condanna inflitta a Pietro Maruca, che nel luglio del 2019 aveva provato a uccidere un poliziotto per le strade di Tor Bella Monaca. L’agente Yuri Sannino era intervenuto nei pressi di via dei Cochi perché l’aggressore aveva intrattenuto una violenta discussione con la moglie in via di separazione, in stato di ubriachezza.
Il sessantenne originario di Lamezia Terme aveva urtato con la sua Renault la Seat della polizia, tentando di investire l’agente Yuri. Poi la colluttazione, con l’agente colpito tra il cuore e il polmone con un coltello da 15 centimetri. Era stato un collega intervenuto a accompagnarlo al policlinico Casilino, visto che l’ambulanza tardava ad arrivare. Gli altri agenti avevano invece fermato l’aggressore. Non senza difficoltà.
Secondo l’accusa, che aveva sollecitato una condanna a 16 anni e 4 mesi di reclusione, quella di Pietro Maruca è una “personalità prepotente, aggressiva e priva di freni inibitori”. Ma i suoi problemi psichici sono certificati: un’attenuante capace di sminuire le aggravanti. È così l’imputato è stato condannato a scontare 8 anni di carcere, anche se in realtà il tempo trascorso realmente dietro le sbarre fino a questo momento è stato piuttosto esiguo.