Ritardi nelle comunicazioni sulle positività rilevate, mancanza dei requisiti richiesti per effettuare i test antigenici, applicazione di prezzi maggiorati sono alcune delle irregolarità che hanno riscontrato i Nuclei del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute durante i controlli effettuati nel Lazio nei laboratori di analisi privati e convenzionati per la ricerca del virus SARS-CoV-2. L’ispezione, condotta su scala nazionale, ha evidenziato anomalie in circa la metà delle strutture regionali controllate. A salvarsi sono solo le province di Viterbo e Rieti.
A Roma sono state effettuate 14 ispezioni e 5 sono state le strutture sottoposte a sanzioni amministrative e, in un caso, penale. Uno dei laboratori era completamente sprovvisto di permessi per effettuare prelievi semplici di sangue. Tra le province di Frosinone e Latina 13 attività su 20 ispezionate sono risultate irregolari e per sei è scattata la denuncia penale.