Un’indagine della Polizia di Stato della Divisione Amministrativa e Sociale, diretta da Angela Cannavale, sui negozi di compro-oro, dislocati in tutta Roma, ha portato al sequestro di oltre 60 kg di preziosi. I controlli amministrativi, effettuati dagli agenti di 13 commissariati di polizia, hanno riguardato 29 esercizi presenti nella Capitale ma facenti capo ad’unica società di Milano. Il Questore ha disposto la chiusura di tutti i negozi visto che nessuno aveva l’autorizzazione né la registrazione presso l’organismo vigilato dalla Banca d’Italia, come previsto dalla normativa antiriciclaggio.
Gli agenti della polizia hanno riscontrato che le vendite, effettuate dopo una pesatura approssimativa, non tenevano conto della quotazione ufficiale dell’oro e che in cambio veniva corrisposto “denaro contante anche sopra la soglia prevista dalla legge antiriciclaggio”. Gli oggetti acquistati venivano poi spediti a Milano, “in palese violazione anche della normativa che impone che i preziosi acquistati oltre ad essere dettagliatamente descritti su schede immodificabili e conservate agli atti del negozio, vadano tenuti presso la stessa sede per almeno dieci giorni prima di essere portati via per la fusione”. Sono in corso gli accertamenti per capire la provenienza dei 60 kg sequestrati tra oro e argento “al fine di chiarire se siano provento di furto.”