La Corte di Cassazione ha assolto Maurizio Venafro, l’ex capo di Gabinetto della Regione Lazio, “per non aver commesso il fatto” e ha annullato la condanna ad un anno di reclusione del processo d’appello. La vicenda si riferisce, nell’ambito di uno dei filoni del processo “Mafia Capitale”, all’appalto da 91 milioni per l’assegnazione del servizio Cup della Regione Lazio nel 2014. L’ex braccio destro di Zingaretti era stato accusato di turbativa d’asta.
Venafro era già stato assolto in primo grado ma la Procura di Roma aveva fatto ricorso in appello e l’ex capo Gabinetto era stato condannato, a maggio 2019, a un anno con pena sospesa. La sesta sezione penale della suprema corte ha ora annullato, senza rinvio, la condanna. Ha invece disposto un nuovo processo in Corte d’Appello per l’ex dirigente della cooperativa Sol.Co. Mario Monge, condannato a un anno e 4 mesi.