Cinquanta più due anni dopo, Francesco e le sue canzoni… – Prima parte

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Ottanta anni di età, un bel traguardo, arrivarci poi tra canzoni e applausi, ancora meglio. Francesco Guccini classe 1940 compie quest’anno il suo ottantesimo genetliaco, esattamente il 14 giugno e se non fosse stato per la pandemia che ha caratterizzato questo ultimo scorcio di tempo e che ha comunque stravolto abitudini, ha costretto al fermo una miriade di attività tra le quali la cultura in tutte le sue forme, sicuramente il prof di Modena, il titolo di professore gli è stato dato per il periodo di attività al Dickinson College di Bologna dove insegnò italiano fino al 1985, sarebbe stato al centro di celebrazioni alla carriera e altri riconoscimenti istituzionali e privati. Ma i fatti che tutti conosciamo hanno impedito questa e altre importanti occasioni d’incontro e cerimonie pubbliche.
Queste poche righe intendono celebrare un felice anniversario per la musica e la cultura italiana con l’album “Due anni dopo” che Guccini registrò nel 1969 e pubblicò nel 1970. A cinquant’anni tondi dalla sua prima uscita questo disco oggi ritorna con la sua attualità, considerato da più voci il lavoro introspettivo per eccelenza del Maestro modenese, ha al suo interno brani che negli anni lo stesso autore ha riproposto in live e in studio, con arrangiamenti nuovi e spesso più interessanti, confezionati da musicisti di alto valore come Vince Tempera e Flaco Biondini, solo per citarne alcuni, senza dimenticare altri protagonisti del Rock e del Prog italiano come Ellade Bandini e Ares Tavolazzi che a vario titolo hanno partecipato alle sue rappresentazioni.

Marco Abbondanzieri