Una gita a… Castel San Pietro Romano

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Castel San Pietro Romano si trova a 46 km dalla Capitale e sorge, a 765 sul livello del mare, sulle propaggini occidentali dei monti Prenestini. Il piccolo borgo che conserva intatta la sua struttura medievale è posto sul Monte Ginestro a ridosso della Valle del Sacco, un piccolo balcone sulla provincia di Roma. Inserito nel club dei “Borghi più Belli d’Italia“, è stato premiato come una delle “100 mete d’Italia“.

Diversi luoghi che narrano la storia di questo paese, offrendo interessanti itinerari turistici. Il centro storico, con le sue stradine e piazze caratteristiche e un piacevole luogo da scoprire, possiede diversi punti panoramici sulla sottostante Valle del Sacco.

In posizione panoramica la chiesa di Santa Maria della Costa è una piccola chiesetta risalente al 1700 che sorge nello stesso punto in cui era un antico monastero in rovina. La chiesa di San Pietro, ricca di stucchi e decorazioni, è la principale chiesa del paese e sorge sui resti di una precedente costruzione romana, la struttura assunse la configurazione attuale nel 1732 grazie a Papa Clemente XII.

Affacciato su piazza San Pietro, Palazzo Mocci è un edificio signorile del 1732, ospita il Museo Virtuale ‘Terra Nostra’ ed insieme al paese è stato location di tanti film. Fra le produzioni cinematografiche girate in paese, troviamo Pane, Amore e Fantasia di Luigi Comencini del 1953.

Di interesse le Mura Poligonali del VI sec. a.C, grandi blocchi di pietra irregolari messi in opera a secco, si ergono a fortificazione attorno l’acropoli. La Rocca attorno al quale è sorto il paese fu voluta dalla famiglia Colonna, distrutta una prima volta nel 1298, venne ricostruita ma nuovamente danneggiata appena 150 anni dopo. Benché ripristinata la Rocca perse la sua funzione strategico-militare divenendo luogo di immagazzinamento delle derrate alimentari della comunità.

La cucina tradizionale offre i piatti tipici della cucina romano-montana: gnocchi a coda de sorica, pasta e fagioli, spezzatino e carne alla brace, ma l’itinerario enogastronomico dell’ultima domenica di luglio è l’occasione per assaggiare il famoso “Giglietto”, biscotto presidio Slow Food. (Fonte visitlazio.com)