“L’Unione europea si è evoluta in una direzione che non andava bene”. Parola del premier britannico Boris Johnson nel giorno della Brexit, quando “sorge l’alba e la tenda si alza su un nuovo atto della nostra grande storia nazionale”.
Quaranta mesi di negoziati e tre proroghe dopo, il Regno Unito indossa gli abiti di uno Stato terzo, ed esce dall’Ue dopo 47 anni. L’union Jack è stato già rimosso dalle sedi del Consiglio europeo. I 28 sono diventati 27.
Le bandiere brianniche devono essere rimosse anche dalle tre sedi del Parlamento, a Bruxelles, Lussemburgo e Strasburgo. “Una notte storica e triste. Che il risveglio porti più forza e fiducia a chi vuol bene all’Europa”, scrive su Twitter il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. Ora “dobbiamo proteggere le nostre imprese da eventuali accordi degli amici inglesi con Paesi terzi”, aggiunge il premier italiano Giuseppe Conte.