Quest’anno ha debuttato la nuova super-sportiva Panigale V4 che nel suo nome già racchiude un cambiamento epocale in casa Ducati. La storica casa motociclistica di borgo Panigale dopo aver esplorato ai massimi livelli il mondo dei motori bicilindrici, equipaggia la sua super sportiva top di gamma con un nuovissimo quattro cilindri a V di 1103cc. La Ducati da sempre ha arricchito le sue creazioni con componentistica ai massimi livelli e con soluzioni sempre innovative e originali (vedi accanto) ma questa volta si è proprio superata volendo stupire e marcare il netto passo avanti nel reparto sospensioni e in quello dei controlli elettronici, ma andiamo per gradi.
Per diversi anni l’elettronica non è stata vista di buon occhio dai” professionisti” del gas a martello e smanettoni habitué dei circuiti, praticamente da tutti quelli che si vantano giustamente di aver acquisito negli anni capacità evolute di guida al limite anche su strada, tali da poter fare la differenza nel confronto con i neofiti; esempi eclatanti sono stati l’ABS (spesso troppo invadente nell’uso pistaiolo e per questo frequentemente viene disattivato tramite asportazione del fusibile apposito) il controllo di trazione ( che limita la potenza del motore non appena si accenna una perdita di aderenza del posteriore in accelerazione), la regolazione dell’erogazione/potenza motore con più livelli da poter scegliere. Tali innovazioni sono state dettate dalla ricerca di una sempre maggior sicurezza e affidabilità del mezzo sia in pista ma soprattutto in strada e nella guida quotidiana. Ma d’altro canto alcuni aiuti alla guida sono stati subito apprezzati in maniera unanime anche da centauri più sportivi e soliti a cercare la prestazioni e il tempo sul giro, come ad esempio il controllo anti impennata (spesso anche associato con il launch control) che collabora a stretto rapporto con il Traction Control per non far alzare l’anteriore in piena accelerazione senza chiudere il gas (e guadagnare decimi importanti sui tempi del giro) oppure la frizione anti-saltellamento che evita il bloccaggio del pneumatico posteriore nelle scalate più violente in ingresso in curva. Questa elettronica negli ultimi anni si è affinata tantissimo fino ad arrivare ad oggi con l’ultimissimo ABS Cornering (assistenza in frenata che tiene conto dell’angolo di piega) l’acceleratore ride by wire senza cavo (abbinato al TC) ma la Panigale va ben oltre. Innanzitutto adotta sospensioni Ohlins semiattive 2.0 di seconda generazione (adottate solo dalla Yamaha R1M) dotate di una centralina dedicata che lavora in sinergia perfetta con tutte le altre centraline e sensori istante per istante coniugando informazioni varie tra cui velocità, accelerazione/decelerazione, angolo di piega, linearità dell’asfalto e regolando più volte al secondo la risposta ammortizzante in base alla situazione. Una volta ai box il cacciavite e gli attrezzi, per pre-impostare in base ai propri gusti o esigenze la rigidità e la risposta, vengono sostituiti dal semplice clic dei pulsanti sul blocchetto.
La seconda innovazione che distingue questa belva da 214cv è lo slide control o controllo di derapata, mai arrivato a tanta perfezione sotto forma di precisione.
Il risultato che si ottiene è una moto godibilissima in completa sicurezza anche per i neofiti, l’elettronica vigila sempre senza mai disturbare ma l’altra faccia della medaglia è che, per sfruttare a pieno questa elettronica e dunque tirar fuori tempi sul giro stratosferici, non è sufficiente essere veri piloti né possedere coraggio a dismisura, serve anche confidenza ed esperienza con questo V4 e con le sue potenzialità quasi senza limite. Sfruttare i 214 cv con i 195kg in ordine di marcia non è per tutti: affidarsi completamente al controllo di derapata e alle sospensioni intelligenti a 200km/h con il ginocchio a terra ruotando completamente la manopola del gas è un atto di fede per veri piloti (eroi) e lo stesso vale per le staccate a oltre 250km/h iniziando la piega con i freni in mano.
Questa Ducati unisce semplicità e sicurezza a potenzialità da moto GP; lo dimostra il test eseguito dal collaudatore ufficiale ducati Valia che a Valencia è riuscito a fare uno strepitoso 1 minuto e 36 secondi sul giro, che si distanzia solo 5 secondi dal miglior giro dell’ultima gara dell’anno scorso nel moto GP dove Zarcò fece uno strepitoso 1 minuto e 31 secondi.
Panigale V4 vuole a tutti i costi essere la prima della classe coniugando una dotazione tecnologica utilissima ai neofiti per divertirsi in sicurezza ma anche permette a chi sa guidare veramente forte (con mappature più racing) di fare tempi notevoli sul giro.
Molte riviste forum e canali YouTube impazienti hanno già eseguito molti test e comparative con altre supersportive blasonate nei primi mesi freddi dell’anno su diversi circuiti tra Spagna e Italia. Ora con l’arrivo dei mesi estivi queste prove saranno seguite da molte altre. Sicuramente le temperature calde sia dell’aria che soprattutto dell’asfalto saranno in grado di mostrare ancora di più la vera natura di questa belva rossa assetata di grip sul posteriore dovendo scaricare a terra tutti quei cavalli e coppia.
SPECIFICHE TECNICHE
1) motore oversize da 1’103cc 214 CV a 13.000giri/minuto
Motore a V di 90° a distribuzione Desmodromica
2)Telaio “Front Frame” sviluppato intorno al motore
3) Pinze radiali monoblocco Brembo Stylema (prodotto lanciato insieme a questa moto)
4)Pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP 200/60 ZR 17 (in misura esclusiva al posteriore per un anno)